X


[ Pobierz całość w formacie PDF ]

stichezza rustica e diffidente: giacch� al goffo, reveren-
ziale silenzio del Demetrio, il Leonida rispondeva con
una capricciosa, ma non tracotante, cautela, un calore
anonimo, subito spento da brusche reticenze, e riacceso
da estri ilari e dispettosi.
A questo modo Demetrio dipingeva le maniere di
quel suo santaccio tanfoso e lunatico: parlata lenta, di
chi tema di farsi strappare di bocca una parola compro-
mettente; ad una domanda, la pi� innocente, non dava
subito risposta: ma ruotava gli occhi di animale scaltro e
stupido, ti fissava in tralice, alzava un poco il labbro su-
periore, come per ipotetico azzannamento, e risponde-
va, infine, in modo ambiguo, insoddisfacente, come chi
Letteratura italiana Einaudi 49
Giorgio Manganelli - Hilarotragoedia
non abbia capito, ma non voglia farsi scoprire. E vera-
mente, aggiungeva Demetrio, era costui un povero idio-
ta, ma non privo di una greve grazia, per cui molto gli si
perdonava. Demetrio si industriava a spiegare in che
consistesse quella grazia: un modo di ridere sciocco ma
non fosco; un riso, precisava, che in qualche modo egli
dava al suo interlocutore; e soprattutto una disposizione
ad ascoltare, senza capire, ma con una intensit� fittizia,
che bisognava presumere si alimentasse di una certa ru-
vida simpatia.
Brevemente tocc� Demetrio quegli incontri e collo-
qui: come Leonida non avesse riguardo a invadergli il
sonno, ad apparire nelle latrine, ad entrare fracassone
nelle aule delle lezioni, a berciare, a ciabattare tra i ban-
chi, inavvertito a tutti fuorch� a lui, con una sorta di ri-
balda ebbrezza villana. Ahim�: come era venuto, Leoni-
da se ne and�. Precedettero il congedo bizze, bizzarie,
estrosit� malumorose, che Demetrio riguard� con taci-
turno orrore. Una sera infine, quando gi� i seminaristi
s erano collocati nelle bare dei lettucci, Leonida fe spal-
lucce, bofonchi� qualcosa con una smorfia incompren-
sibile  forse �grazie�, o �schifoso� o �vattene� o �che
ci posso fare?� o �iddiotimaledica� o �mio diletto� o
�figlio della merda�, prese di petto la vetrata del dormi-
torio, la mand� in frantumi, e se ne and�.
Nella notte fredda e ventosa, Demetrio medit� a lun-
go, spalancati gli occhi miopi  dopo che si fu quietato il
traffico dei vigilanti e dei seminaristi attorno alla vetrata
in frantumi. Che il Leonida non sarebbe mai pi� torna-
to, egli tenne per certo, fin da allora; ed anzi sempre ave-
va saputo che quell impari sodalizio non era per durare
a lungo. E tuttavia si domandava, il disciplinato semina-
rista: perch� il santo era sceso fino a lui? Perch� aveva
indugiato accanto a lui mortale, quel dappoco ma pur
sempre aureolato? E perch� se ne era andato? E quale
senso avrebbero dato alla sua vita quella enigmatica in-
Letteratura italiana Einaudi 50
Giorgio Manganelli - Hilarotragoedia
cursione, quella oscurissima dipartita? Demetrio non
aveva mai pregato le potenze del cielo di restituirgli
quell amico improbabile e oltraggioso. E tuttavia aveva
continuato a chiedersi, senza ira, ma con ostinata deso-
lazione: perch� mai egli era sceso fino a lui? Demetrio
aveva sempre sospettato che una ottusa angoscia oppri-
messe quel cuore di bucefalo. Coltivando, come accade
agli amanti derelitti, una puntigliosa filologia dell ama-
to, giustapponendo i sommessi e dubbi accenni delle sa-
cre cronache, e rammemorando frasi, parole smozzicate,
sospiri, e perfino imprecazioni, contratti sagrati, lamen-
tazioni ignobili e non di rado lacrimose, aveva creduto
di poter ricostruire la seguente storia:
In vita, questo Leonida aveva posto devozione e amo-
re in un non nominato eremita, uomo miracolante e fa-
condo, cui aveva accennato sovente, con misto di vene-
razione e rancore; costui Demetrio congetturava fosse il
beato Leonzio, di cui le sacre favole fanno appena men-
zione, tra una congerie di santi smessi e ammucchiati nel
tarlato canterano della storia ecclesiastica. Pare che co-
stui avesse concepito un indulgente affetto per quel ru-
besto badalone, e gli insegnasse quel poco che poi si ra-
dic� nella sua povera testa: far miracoletti, dire battute
edificanti, muovere le mani in quei gesti che intenerisco-
no le folle, e via discorrendo. Leonida era allora un poco
meno rustico, e di qualche succo mentale; e s era impa-
rato quelle cosette con riconoscenza. Morto il Leonzio,
e esaltato a condizione di beato, per un paio d anni Leo-
nida ne aveva ricevuto visite non infrequenti: �Fa que-
sto, non far quello, mio buon figliolo�, come si usa. E
cos� andarono le cose, che alla fine quel suo incondito
cervello cominci� a pericolare; quell aureolato che gli
veniva ad indorare di paillettes soprannaturali la tana
grommosa e fetida, che galleggiava a mezz aria, con i
suoi attuzzi e il vocino fintamente senile, gli turb� e ob-
nubil� la mente; si sent� in aria di diva, di prediletto dei
Letteratura italiana Einaudi 51
Giorgio Manganelli - Hilarotragoedia
potenti; certo combin� qualche clamorosa, anche se in-
nocente, goffaggine; in conclusione, Leonzio fin� per
schifare Leonida: e alla fine spar�. Il poveruomo un poco
attese, poi cominci� ad avvilirsi; il cruccio si fe malinco-
nia, poi rancore, e infine odio per quella sua deserta vi-
ta; e forse egli s avvide della propria pochezza, e cadde
in nausea di se medesimo. Prese a vagare pei boschi, di-
grignando mute lamentazioni; infine, affatto dementato,
incapace di nutrirsi, fiaccato e affranto, al primo ince-
spicone in sasso o radice era rotolato a terra, e l� era gia-
ciuto, senza aver pi� animo o orgoglio di muoversi; e in
breve era venuto a morte. Si trov� santo: ma senza nem-
meno far conto di quella onorificenza straordinaria, che
lo faceva pari, e forse maggiore del suo maestro, si diede
a vagare per cieli e terre, onde rintracciarlo; e mano a [ Pobierz całość w formacie PDF ]

  • zanotowane.pl
  • doc.pisz.pl
  • pdf.pisz.pl
  • ewagotuje.htw.pl
  • Copyright � 2016 Wiedziała, że to nieładnie tak nienawidzić rodziców, ale nie mogła się powstrzymać.
    Design: Solitaire

    Drogi użytkowniku!

    W trosce o komfort korzystania z naszego serwisu chcemy dostarczać Ci coraz lepsze usługi. By móc to robić prosimy, abyś wyraził zgodę na dopasowanie treści marketingowych do Twoich zachowań w serwisie. Zgoda ta pozwoli nam częściowo finansować rozwój świadczonych usług.

    Pamiętaj, że dbamy o Twoją prywatność. Nie zwiększamy zakresu naszych uprawnień bez Twojej zgody. Zadbamy również o bezpieczeństwo Twoich danych. Wyrażoną zgodę możesz cofnąć w każdej chwili.

     Tak, zgadzam się na nadanie mi "cookie" i korzystanie z danych przez Administratora Serwisu i jego partnerów w celu dopasowania treści do moich potrzeb. Przeczytałem(am) Politykę prywatności. Rozumiem ją i akceptuję.

     Tak, zgadzam się na przetwarzanie moich danych osobowych przez Administratora Serwisu i jego partnerów w celu personalizowania wyświetlanych mi reklam i dostosowania do mnie prezentowanych treści marketingowych. Przeczytałem(am) Politykę prywatności. Rozumiem ją i akceptuję.

    Wyrażenie powyższych zgód jest dobrowolne i możesz je w dowolnym momencie wycofać poprzez opcję: "Twoje zgody", dostępnej w prawym, dolnym rogu strony lub poprzez usunięcie "cookies" w swojej przeglądarce dla powyżej strony, z tym, że wycofanie zgody nie będzie miało wpływu na zgodność z prawem przetwarzania na podstawie zgody, przed jej wycofaniem.